I monopattini elettrici equiparati alle bici. Niente patente né assicurazione

I monopattini elettrici non sono veicoli e quindi sono equiparati alle biciclette e non serve essere in possesso della patente né dell’assicurazione per guidarli. La potenza del loro motore non deve superare i 0,5 Kw e i 20 km/h di velocità massima. Non è obbligatorio il casco mentre lo sono le luci posteriori e anteriori, oltre al giubbotto catarifrangente. Anche l’assicurazione non è obbligatoria, e non serve la patente.

Possono circolare in tutte le città avendo assunto lo status di «veicoli» all’interno del Codice della Strada. Non è possibile in alcun caso il trasporto di passeggeri o cose e ogni forma di traino. La norma è contenuta nella Legge 160 del 27 dicembre 2019, pubblicata all’articolo 75 del supplemento ordinario n. 45/L Gazzetta Ufficiale 304 del 30 dicembre 2019.

Rimangono fuori gli altri mezzi per la micromobilità, come gli hoverboard o i monoruota, per i quali il riferimento legislativo rimane il decreto Toninelli entrato in vigore il 27 luglio scorso che dava il via libera alla sperimentazione nelle città che ne fanno richiesta.

L’equiparazione dei monopattini alle biciclette rende più facile la diffusione di questi mezzi fortemente voluti da alcuni Comuni per decongestionare il traffico. La legge cerca anche di mettere ordine in quella che era diventata una giungla, con dubbi ancora da risolvere sulla sicurezza che hanno portato anche a multe clamorose. Come nel caso dei 5 mila euro comminati lo scorso settembre ad un “monopattista” di Brescia.

Michelangelo Milazzo

Giornalista professionista

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