Civitavecchia, da Costa dispositivi alla Capitaneria di Porto

Costa Crociere ha comunicato di aver predisposto la donazione di 10.000 mascherine, 1.250 guanti, 250 kit protettivi, 25 occhiali e 50 tute ad alta protezione, a disposizione della Capitaneria di Porto di Civitavecchia la quale si occuperà di smistare il materiale a favore degli operatori portuali impegnati nelle diverse attività di controllo in porto e al Comune di Civitavecchia.

“Abbiamo deciso questa donazione come segno di ringraziamento e per dare un aiuto al porto e alla comunità di Civitavecchia con materiali che possano essere utili in questo momento di emergenza” – ha dichiarato Neil Palomba (nella foto), direttore generale di Costa Crociere – Civitavecchia è il principale porto di crociere nel Mediterraneo. Gli operatori portuali e la capitaneria stanno svolgendo un lavoro straordinario in questi giorni e la città non ci ha fatto mai mancare il suo sostegno”. 

“In un momento estremamente complesso per il Paese e che anche il porto e la città di Civitavecchia stanno vivendo, desidero esprimere un sincero ringraziamento alla società Costa per la donazione di strumenti, in questo momento preziosissimi, per tutelare la salute di coloro che non posso restare a casa e devono continuare a offrire il loro servizio alla collettività. In tal senso assicuro che in sinergia con il Presidente della Autorità di Sistema Portuale di Majo ed il sindaco Tedesco, l’assoluto rigore dei criteri che saranno osservati nelle procedure di distribuzione dei dispositivi di protezione donati sia a vantaggio di chi lavora in porto che di coloro che stanno aiutando la città di Civitavecchia ad affrontare l’emergenza in corso.”  – ha dichiarato il Capitano di Vascello Vincenzo Leone, direttore marittimo del Lazio e Capo del Compartimento marittimo di Civitavecchia.

“Sono stati giorni intensi con contatti diretti e continui con il Ministro e la Costa Crociere e tutte le Autorità, marittime e non, – ha dichiarato il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo –unite per far fronte alla richiesta del Governo di consentire il rientro a casa, nella massima sicurezza, dei nostri connazionali e delle varie nazionalità presenti sulle ammiraglie Costa. Ringrazio, anzitutto il Ministro Paola De Micheli per l’impegno e la disponibilità profusi, la Protezione civile, l’Usmaf, l’Autorità Marittima, le Forze di pubblica sicurezza e la Regione Lazio nonché i rappresentanti Costa per come hanno affrontato la situazione, nonostante le difficoltà che, insieme, sono state superate. L’emergenza, per il Paese, non è ancora finita; abbiamo ancora bisogno di tempo e di materiale idoneo, come quello donatoci oggi dalla Costa Crociere, per far sì che i nostri operatori possano continuare a garantire sì il loro lavoro ma in massima sicurezza. Augurandoci di uscire quanto prima da questo incubo, dobbiamo essere pronti per rilanciare un settore fondamentale per la nostra economia, quale è quello crocieristico”.

“In questo difficile momento l’arrivo di dotazioni di protezione individuale in una città in difficoltà – ha dichiarato il Sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco – è il miglior messaggio di vicinanza possibile. Un sostegno concreto, quello di Costa Crociere, che va a chi opera in settori essenziali per far sì che non si aggiunga disagio su disagio alla popolazione”.

Costa Crociere sta lavorando con impegno e determinazione, sotto il coordinamento della Protezione Civile e delle autorità locali e regionali, con l’unica priorità di riportare a casa in sicurezza nel più breve tempo possibile ospiti ed equipaggi delle sue navi. 

“Costa Crociere si è prodigata nei giorni scorsi per il rimpatrio di oltre 25.000 ospiti e parte dei suoi equipaggi – ha concluso Palomba – con un grande sforzo organizzativo che sta continuando senza sosta anche in queste ore, muovendosi in un contesto internazionale estremamente complesso a causa delle restrizioni allo spostamento delle persone adottate da molti paesi e alle limitazioni nei voli aerei fortemente ridotti. Non vogliamo gravare in alcun modo sui territori dove arrivano le nostre navi, ma sostenerli in questi momenti difficili”.

Michelangelo Milazzo

Giornalista professionista

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