“Autotrasportatori pagano cifre enormi per pedaggi e ogni giorno rischiano la vita”

Autotrasporto, Ruote Libere: “Arresto manager Autostrade: autotrasportatori pagano cifre enormi per i pedaggi e ogni giorno rischiano la vita”

Cinzia Franchini (nella foto): “Ministro De Micheli basta ad autocelebrazioni attraverso video che incensano l’attività del Governo e strizzano l’occhio alle associazioni di categoria ‘amiche’. Qui servono presa di coscienza, scuse pubbliche e tanti investimenti”

“Attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in pubbliche forniture. Sono gravissime le accuse in base alle quali oggi sono stati arrestati ex vertici e alcuni degli attuali manager di Autostrade per l’Italia. Una inchiesta, coordinata dalla procura di Genova e partita dall’analisi di alcuni dei documenti acquisiti nel corso dell’indagine sul crollo del Ponte Morandi, che ha acceso i riflettori questa volta sulle barriere fonoassorbenti montate sull’intera rete autostradale. Per il Gip infatti queste strutture presenterebbero errori di progetto che metterebbero in pericolo la sicurezza degli utenti della strada con rischio cedimento nelle giornate di vento, fatti puntualmente verificatisi nel 2016 e 2017 sulla rete autostradale genovese. Davanti a queste notizie non si può che restare sconcertati al pensiero di chi, come gli autotrasportatori, ogni giorno deve viaggiare in autostrada per lavoro”.

A parlare è Cinzia Franchini, portavoce del gruppo di imprenditori dell’autotrasporto Ruote Libere.

“Ricordo che per usufruire della Rete autostradale gli autotrasportatori pagano milioni di euro in pedaggi e quello che viene loro scontato viene peraltro vergognosamente garantito dallo Stato per circa 200 milioni all’anno e non dai concessionari autostradali come invece sarebbe corretto – continua la Franchini – Ora, a fronte di questo business enorme è inammissibile la mancanza di manutenzione e di controlli da parte del gestore ed è inammissibile che lo Stato possa permettersi di non far emergere problemi così macroscopici attraverso le ispezioni ministeriali previste per legge. Ricordo ancora una volta al ministro De Micheli che è inutile autocelebrarsi attraverso video che incensano l’attività del Governo e strizzano l’occhio alle associazioni di categoria ‘amiche’. Viviamo purtroppo in un Paese dove un autotrasportatore si alza al mattino sapendo che può rischiare che un ponte crolli al passaggio del suo camion o dove un automobilista deve mettere in conto che un pezzo di asfalto distrugga il parabrezza della sua vettura mandandolo in terapia intensiva come recentemente accaduto. Di fronte a questa realtà servono presa di coscienza, scuse pubbliche e tanti investimenti. Le celebrazioni onestamente ce le possiamo risparmiare”.

Ruote Libere – L’Autotrasporto

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