A Roma, il 1° Workshop sulla Componente subacquea della Guardia Costiera

Presso la sede del Comando generale, si è concluso a Roma il primo workshop dedicato alla Componente Subacquea della Guardia Costiera, finalizzato ad approfondirne trasversalmente il passato, il presente e le prospettive future.

L’appuntamento si è aperto con l’indirizzo di saluto del Comandante Generale, Ammiraglio ispettore capo Giovanni Pettorino, che ha poi ceduto la direzione tecnica di coordinamento al Vice Comandante Generale, Ammiraglio Ispettore Antonio Basile.

All’intensa due giorni di dibattito e confronto, hanno preso parte i Capi Nucleo dei cinque nuclei sommozzatori della Guardia Costiera, che hanno esaminato le principali tematiche di interesse per la Componente subacquea e il suo sviluppo. Ai lavori, hanno preso parte altresì i Capi Reparto e Capi Ufficio di staff del Comando Generale, nonché – collegati in streaming – i Comandanti regionali delle quindici Direzioni Marittime ed i rispettivi Reparti Operativi, coinvolti nella seconda giornata del Workshop, per la condivisione delle sue conclusioni e degli spunti contenutistici di approfondimento che ne sono scaturiti.

L’importante momento di confronto – fortemente voluto dal Comandante Generale – è stato promosso anche quale ulteriore momento di celebrazione dell’importante traguardo raggiunto quest’anno dalla Componente subacquea, che vede ricorrere il 25° anniversario della sua costituzione, ricorrenza cui è peraltro dedicato anche il Calendario Istituzionale 2021 della Guardia Costiera che racconta il patrimonio sommerso dei nostri mari e il quotidiano impegno della Guardia Costiera e dei suoi sommozzatori per difenderlo e tutelarlo a vantaggio delle future generazioni. Era infatti il 1° gennaio 1995 quando, San Benedetto del Tronto, nasceva il 1° Nucleo Operatori Subacquei della Guardia Costiera, deputato a concorrere nella salvaguardia della vita umana in mare, nella conservazione del patrimonio storico-archeologico, nella tutela delle risorse ittiche, dell’ambiente e dell’ecosistema marino. Al Nucleo di San Benedetto si sono poi aggiunti negli anni quelli di Napoli, Messina, Cagliari e Genova.

A chiudere i lavori, le parole dell’Ammiraglio Pettorino di “ringraziamento ai sommozzatori, a nome di tutti gli uomini e donne del Corpo, per l’impegno che – silente e immutato nel tempo – ha accompagnato il loro agire al servizio del mare e del suo ecosistema, rappresentando un contributo essenziale per la crescita operativa dell’intero Corpo. Un contributo essenziale, in ragione del quale – ha riferito l’Ammiraglio – la Componente subacquea avrà la continua attenzione dei vertici del Corpo, che continuerà ad investire nel settore, ritenuto di strategica importanza”.  

Michelangelo Milazzo

Giornalista professionista

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