Compagnie aeree in crisi. E parte la speculazione sui voli di Natale
In questa quarantena – che nelle regioni del. Nord ha nei fatti ampiamente superato i 30 giorni – qualcuno prova a ritagliarsi spazi di normalità per pensare a riprogrammare i mesi a venire e quelle “vacanze” che per molti meridionali rappresentano il momento del ritorno dai propri cari. Perché c’è anche questo al momento, in Italia.
Posto che questi sono problemi secondari rispetto alla salute pubblica, da soli, in casa davanti al proprio pc, oltre agli obblighi dello smart working si coltivano anche legittime speranze di ritorno alla normalità. Non in estate, certo. E irrealistico pensare che prima del 31 luglio – e anche dopo – decine di migliaia di persone possano liberamente spostarsi dal Nord al Sud, quindi la proiezione speranzosa si sposta più avanti nel tempo. Natale, forse.
Ecco evidentemente a questo non ho pensato solo io – catanese che vive e lavora in Piemonte – ma anche Alitalia. Perché? Perché, in questo momento di crisi generale che coinvolge anche le compagnie aeree di tutto il mondo, qualcuno sta già pensando di speculare ferocemente sui prezzi dei voli che dai grandi aeroporti del Nord portano a Catania. Eh già, chi ha tempo non aspetti tempo, così Alitalia, ad esempio, che è la prima, a differenza delle compagnie low cost, a inserire online i voli fino a sei mesi prima, da un anno all’altro ha praticamente raddoppiato il prezzo del volo che da Torino porta a Catania nei giorni caldi delle vacanze di Natale. Giorni che saranno ancora più caldi nel Natale 2020, dal momento che tutti coloro che non potranno scendere in estate, non mancheranno di farlo a dicembre, ammesso che ci si possa spostare.
Bel colpo davvero, sulle spalle di famiglie con due o più figli. Ma vediamo nel dettaglio: ad aprile 2019 il costo di un volo andata e ritorno Torino- Catania, con scalo a Roma-Fiumicino, per due adulti e due bambini, durante il periodo di Natale, ammontava a poco più di 600 euro (lo stesso pacchetto acquistato a marzo 2018 ammontava a 520 euro). Ad aprile 2020, lo stesso volo, con scalo, è quasi raddoppiato a poco meno di 1.200 euro.
Ma le notizie sconfortanti arrivano anche se applichiamo gli stessi criteri su altre tratte. Provare per credere: partire dagli aeroporti di Milano comporta un costo, per una famiglia di 4 persone, di quasi 1.200 euro; va meglio da Bergamo che si attesta a circa 900 euro. l prezzi sono complessivamente raddoppiati, a dispetto del fatto che acquistare il biglietto per Natale almeno 6 mesi prima garantiva un risparmio del 50%.
E cosa accade sul sito della nostra compagnia di bandiera se si effettua una ottimistica simulazione per il mese d’agosto? Che ovviamente la solita famiglia di 4 persone, pur prenotando quasi 4 mesi prima, pagherebbe la cifra di 1.000 euro. Chi è abituato a viaggiare, in certi periodi dell’anno, sa bene che i prezzi “normali” prima dell’emergenza Covid, prenotando con largo anticipo, non erano questi. Ma la domanda è un’altra: chi controlla tutto questo? Chi è in grado di porre già da oggi un veto a simili speculazioni sulle spalle delle solite famiglie che legittimamente vorrebbero ritornare in Sicilia dopo una tanto lunga e doverosa assenza? Chi può ancora fare qualcosa?
Alessandra Belfiore