Concessione banchina Porto Canale di Cagliari: fumata nera da Call Internazionale
Fumata Nera dalla Call Internazionale del porto canale di Cagliari. La domanda di PIFIM per la concessione della banchina è irricevibile da parte della ADSP; si attenuano le speranze per ricollocare i 200 lavoratori ex CICT.
Riceviamo e con piacere pubblichiamo la nota stampa del Segretario Regionale FIT CISL Sardegna, Corrado PANI, in merito alle dichiarazioni rilasciate dal Presidente ADSP del Mare di Sardegna sull’esito della CALL Internazionale per la concessione della banchina del Porto Canale di Cagliari.
Corrado Pani – segretario regionale Fit Cisl: “il ministero avvii subito l’iter per promuovere il decreto di costituzione dell’agenzia portuale – urge mettere in protezione tutti i lavoratori e salvaguardare le professionalità.”
“Apprendiamo con vero stupore dal Presidente ADSP Massimo Deiana del provvedimento definitivo di rigetto della domanda presentata da PIFIM, unico soggetto che ha risposto alla Call Internazionale per la concessione della banchina; dichiarazioni le sue che preoccupano non poco rispetto alle sorti del Porto Canale. Infatti, a distanza di poco più di un anno dalla pubblicazione del bando (dicembre 2019) si è ancora ad un punto morto, cosa questa che non può che creare sconcerto. La PIFIM (rispondendo alla chiamata promossa dalla ADSP) aveva dato speranze a centinaia di lavoratori sul rilancio del Terminal Container paventando, tra l’altro, forti investimenti assunzioni e piano industriale; tutte promesse che oggi si sono rivelate un vero e proprio flop”.
“Il rischio che oggi si corre è di avere un terminal container non operativo, pur avendo lo stesso, tante potenzialità. Questo anche grazie al completo disinteressamento del Governo Nazionale e Regionale che si sono limitati a sterili interventi piuttosto che promuovere tavoli seri e azioni forti favorendo abbattimento del costo del lavoro, fiscalità di vantaggio e zero canone di concessione; tutti elementi questi, indispensabili per promuovere il Transhipment e attirare i Player”.
“Come Cisl Trasporti prendiamo atto della grave situazione ma è chiaro ed evidente che, in questo particolare momento, alla luce dell’esito della CALL e degli scenari preoccupanti che ci attendono nei prossimi mesi, urge mettere in protezione le centinaia di lavoratori e lavoratrici (diretti e indiretti) che hanno lavorato nel Porto Canale salvaguardandone tutte le professionalità”.
“Sono queste pressanti preoccupazioni che ci portano a chiedere con urgenza al Ministero dei Trasporti e del Lavoro di attivarsi immediatamente affinché si proceda subito con il decreto legge per l’avvio dell’iter di costituzione dell’agenzia portuale che consentirebbe di congelare la Naspi e garantire un reddito certo come indennità sostituiva di mancato avviamento di almeno 36 mesi, così come già avvenuto nel porto di Taranto”.