Papa Francesco e il mare, un abbraccio di spiritualità e solidarietà
Il mare, con la sua vastità e la sua forza, ha da sempre affascinato l’animo umano. In questo scenario così potente e simbolico, Papa Francesco, che ci ha lasciati la mattina dello scorso 21 aprile, proprio il giorno del Lunedì dell’Angelo, ha più volte manifestato una sensibilità profonda verso il mondo marittimo e verso coloro che, spesso nell’ombra, lavorano quotidianamente nei porti e sulle navi, garantendo il funzionamento di una rete vitale per l’economia globale e per il sostegno umano.
Nelle sue parole e nei suoi gesti, il Pontefice ha sempre sottolineato come il mare rappresenti non solo una via di comunicazione e commercio, ma anche uno spazio di speranza e, al tempo stesso, di grande fragilità.
Papa Francesco non ha mai fatto mancare la sua voce, levandola in difesa dei migranti che attraversano il mare, spesso a rischio della vita, e denunciando l’indifferenza delle società moderne.
È infatti nelle acque del Mediterraneo, e più precisamente a Lampedusa, che si consuma uno dei drammi umanitari più gravi del nostro tempo dove il Santo Padre si recò nel 2013 in uno tra i primi atti del suo pontificato. E dove parlò della “globalizzazione dell’indifferenza” lanciando una corona di fiori in mare, in memoria di chi perse la vita durante la traversata.
Ma il mare è anche luogo di lavoro, spesso duro e solitario. In questo senso, Papa Bergoglio ha più volte espresso vicinanza e gratitudine verso i marittimi, i pescatori, e tutti coloro che operano nei porti. Li ha definiti “anelli fondamentali della catena logistica mondiale”, sottolineando come durante la pandemia siano stati “invisibili” ma indispensabili, portando avanti la loro opera nonostante le difficoltà, l’isolamento e i rischi.
Durante l’Apostolato del Mare, promosso dalla Chiesa attraverso la Stella Maris, Papa Francesco ha ribadito l’importanza di tutelare i diritti dei lavoratori del mare, spesso vittime di condizioni precarie e di sfruttamento. Il Papa ha costantemente invitato a riconoscere la dignità del lavoro marittimo e a non dimenticare le esigenze spirituali di chi, per lunghi periodi della vita, vive lontano dalla propria famiglia.
Il rapporto tra il Santo Padre e il mare si è, dunque, configurato come un legame profondo, fatto di compassione, giustizia sociale e attenzione evangelica. Un legame che è riuscito a toccare le onde del Mediterraneo per arrivare fino ai porti di tutto il mondo, là dove anche la Chiesa prova ad essere presente, con il cuore e con l’azione concreta.