Il prossimo 3 agosto si inaugura il ponte “Genova San Giorgio”
Il nuovo viadotto autostradale sul fiume Polcevera, a Genova, che ha sostituito il Ponte Morandi crollato parzialmente il 14 agosto del 2018, si chiamerà “Genova San Giorgio” e verrà inaugurato il prossimo 3 agosto alle ore 18.30. A annunciarlo in consiglio comunale è stato il sindaco di Genova Marco Bucci, che è anche commissario straordinario per la ricostruzione del ponte progettato da Renzo Piano. Bucci ha detto che la data dell’inaugurazione è stata concordata con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che sarà presente.
Lo scorso 19 luglio erano iniziate le prove di carico, che sono andate avanti fino a sabato 25 data in cui il Ministero dei Trasporti e Autostrade per l’Italia hanno effettuato le verifiche di conformità. Lunedì scorso sotto il viadotto si è svolto un concerto in omaggio ai 43 morti nel crollo del ponte Morandi, al quale però i parenti delle vittime non hanno partecipato.
Il nuovo ponte “Per Genova” sarà un nodo fondamentale per le connessioni stradali e i trasporti di Genova, della Liguria e del territorio italiano. Un “ponte urbano” che attraversa la zona antropizzata della Val Polcevera. Una condizione che ha caratterizzato la progettazione rendendola attenta non solo all’infrastruttura in sé, ma anche alla forte relazione con il contesto circostante.
“Semplice e parsimonioso, ma non banale. Sembrerà una nave ormeggiata nella valle; un ponte in acciaio chiaro e luminoso. Di giorno rifletterà la luce del sole ed assorbirà energia solare e di notte la restituirà. Sarà un ponte sobrio, nel rispetto del carattere dei genovesi” ha riferito Renzo Piano
Il nuovo Ponte è costituito da un impalcato in acciaio, con una travata continua di lunghezza totale pari a 1067 metri costituita da 19 campate così suddivise: 14 campate in acciaio-calcestruzzo da 50 metri e 3 campate
in acciaio-calcestruzzo da 100 metri.
Il ponte sarà sorretto da 18 pile in cemento armato di sezione ellittica a sagoma costante. Le dimensioni esterne delle pile (9,50 x 4,00 metri) sono le stesse sia per le campate da 50 che da 100 metri, per garantire l’uniformità prospettica dell’opera e la velocità di realizzazione grazie all’utilizzo di una sola tipologia di cassero esterno.
La geometria dell’ellisse, con assenza di angoli netti, permette alla luce di “scivolare” sulla superficie, mitigando così l’impatto visivo e la presenza nel contesto urbano delle nuove pile.
La scansione delle pile è frutto di una scelta architettonica finalizzata all’utilizzo di elementi più frequenti ma snelli che si inseriscono meglio nel tessuto urbano. Sulle pile poggerà l’impalcato realizzato in struttura mista acciaio-calcestruzzo. La parte in acciaio dell’impalcato sarà costituita da tre conci trasversali, così da rendere semplice e veloce la costruzione e il montaggio di più campate in sequenza. La struttura interna, composta da diaframmi in acciaio, permetterà l’ottimizzazione delle prestazioni dei materiali stessi in relazione alla velocità di realizzazione e assemblaggio delle parti. Completerà l’impalcato la soletta, realizzata con elementi prefabbricati in calcestruzzo armato e successivo getto di completamento.
La forma dell’impalcato richiamerà la carena di una nave, e la riduzione graduale della sezione verso le estremità del ponte ne attenuerà l’impatto visivo. L’utilizzo di un colore chiaro per la verniciatura degli elementi in acciaio renderà il ponte luminoso, armonizzando la sua presenza nel paesaggio.