Porto di Palermo, cordoglio per la scomparsa di Antonella Scandone
Il RICORDO di Antonella Filippi
Un grande vuoto, impastato di sconforto e incredulità. Antonella Scandone, responsabile Servizio Affari generali e Risorse umane e Formazione dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, si è spenta all’improvviso nel pomeriggio di ieri. La sua scrivania in ufficio è rimasta in disordine, come se dovesse tornare. Una congerie di carte, libri, carpette affastellate in equilibrio ardito ovunque, varie ed eventuali. Caos creativo, si direbbe. Passavi dalla sua stanza e ce la trovavi sempre, perché era una di quelle che dello stare fisicamente in ufficio non poteva fare a meno. Aveva una vera religione del lavoro e una travolgente bravura e, in questo, è stata un esempio. Ma lo è stata anche in tante altre cose, come nell’amore per gli animali, i cani e i gatti su tutti. Se avevi bisogno di parlare con chi aveva esperienza, giudizio, sensibilità, cultura, ironia napoletana, c’era lei che ascoltava sfoghi, dibattiti, litigi. E ogni volta ti dava la sua visione del problema. Che prendevi e riponevi in tasca, grato. Si parlava un po’ di tutto: dalla rivoluzione nei porti al rinnovo del contratto, dalle rappresentazioni classiche di Siracusa all’ultimo libro, alla perenne dieta, ai figli lontani, alla pensione. E lei aveva un’opinione su tutto, un pensiero pronto, una considerazione nuova da offrire. Sempre gentile, a volte umbratile. Fermiamoci qui, teniamoci lontano dalla retorica. Tutto il resto, non detto, è scontato. Scrivere è ricordare, certo, ma anche immaginare.