Guardia Costiera, operazione “Oro Blu” di tutela ambiente marino e costiero

La tutela dell’ambiente marino e costiero, inclusa la sorveglianza e l’accertamento delle violazioni in materia di scarichi idrici (quando dalle stesse possono derivare danni o situazioni di pericolo per l’ambiente marino e costiero), è uno degli obiettivi prioritari che la Guardia Costiera è chiamata a garantire, sia per la ricchezza del patrimonio naturalistico nazionale, sia per i rilevanti interessi sociali ed economici coinvolti nella valorizzazione e nella fruizione delle relative risorse.
L’operazione nazionale di polizia ambientale è stata suddivisa in due fasi : la prima ricognitiva degli obiettivi e la seconda concentrata sull’attività operativa di ispezione e campionamento, che ha quindi avuto ad oggetto il controllo di siti e attività i cui cicli di produzione possono dare origine a scarichi reflui potenzialmente idonei a inquinare le matrici ambientali , con particolare riferimento all’ambiente marino costiero (tra cui scarichi reflui industriali presso cantieri navali, depositi costieri, impianti portuali, autolavaggi e lavanderie, piscine, caseifici, frantoi, aziende vinicole, concerie e colorifici, scarichi reflui domestici presso attività alberghiere e di ristorazione e scarichi reflui urbani presso depuratori comunali e impianti fognari).
Nel corso dell’ispettiva, condotta sui vari cicli produttivi da cui originano i reflui, è stata verificata la presenza delle obbligatorie autorizzazioni in materia ambientale (tra cui autorizzazione allo scarico, autorizzazione unica ambientale AUA, autorizzazione integrata ambientale AlA, segnalazioni certificato di inizio attività SCIA per le attività produttive ecc.) in conformità alle attività normative previste dal D. Lgs. 152/2006 – Codice dell’Ambiente nonché il rispetto delle prescrizioni alle quali sono soggette le attività ispezionate, fino al campionamento dei reflui, per la verifica del rispetto dei limiti tabellari a essi applicabili.
Per l’analisi dei campionamenti effettuati nel corso dei controlli ambientali, sono stati coinvolti il Laboratorio Analisi Ambientali della Guardia Costiera, sito a Fiumicino e intitolato al Comandante Natale De Grazia (con 40 campioni di acque di scarico analizzati e 12 violazioni accertate per superamento delle concentrazioni previste dalla legge), nonché i laboratori delle ARPA locali.
L’attività ha visto inoltre il coinvolgimento del Laboratorio Ambientale Mobile (LAM) della Guardia Costiera, che è stato impiegato presso alcune aree del territorio nazionale.
Nel corso dell’operazione, sono stati eseguiti complessivamente 28.346 controlli, di cui 6.749 in tema di scarichi idrici (di cui solo il 6%, all’esito degli accertamenti, è risultato sprovvisto di autorizzazione), 12.070 sul ciclo dei rifiuti (circa 400 tonnellate di rifiuti sottoposti a controllo per una superficie di oltre 20 milioni di metri quadrati, pari a 2.000 campi di calcio) e 9.527 ai fini dell’ individuazione di fenomeni di inquinamento marino, oltre a 4.053 controlli sul contrasto degli abusivismi demaniali e 1.111 controlli nelle Aree Marine Protette.
L’attività svolta, con 7.279 missioni effettuate – tra terrestri e navali – ha portato a contestare 549 illeciti ambientali , di cui 226 amministrativi (97 per irregolarità in tema di scarichi idrici, 96 sull’irregolare gestione dei rifiuti, 5 per inquinamenti in mare, 19 per inosservanza di norme sull’uso del demanio marittimo e 9 per violazioni ai disciplinari di gestione delle AAMMP) con un’importanza di sanzioni elevate fino a € 1.335.216 e 323 illeciti penali (96 per irregolarità in tema di scarichi idrici, 130 sull’irregolare gestione dei rifiuti, 10 per inquinamenti in mare, 83 per fenomeni di abusivismo demaniale e 4 per violazione della disciplinare di gestione delle AAMMPP), con 151 sequestri effettuati (46 per irregolarità in tema di scarichi idrici, 63 sull’irregolare gestione dei rifiuti con una superficie occupata di 11.560 metri quadrati e 42 per fenomeni di abusivismo demaniale con una superficie occupata di 11.986 metri quadrati).

Michelangelo Milazzo

Giornalista professionista

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