Tariffe dei traghetti alte Trasportounito apre dialogo con la ministra

In seguito al blocco degli accessi al porto di Catania, organizzato da Trasportounito (l’associazione, costituita nel 1949, che raccoglie le imprese di autotrasporto professionale di merci) e messo in atto dagli autotrasportatori che protestano per l’aumento delle tariffe dei traghetti causato dall’obbligo, a partire dallo scorso 1° gennaio, di utilizzare su tutte le navi solo carburante a basso tenore di zolfo, nel pomeriggio di ieri si è svolto un incontro tra le associazioni degli autotrasportatori e la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli e il vice-ministro Giancarlo Cancelleri.

Al termine della riunione non sono stati annunciati provvedimenti concreti anche se Trasportounito ha comunicato questi due importanti impegni assunti dal ministero: «Gli autotrasportatori potranno intervenire direttamente nella fase di definizione dei criteri della Convenzione sulla continuità territoriale che alla fine del prossimo mese di luglio dovrà sostituire quella esistente. Parallelamente per quanto riguarda i trasporti marittimi, da e per la Sicilia, entro la prossima settimana saranno valutate le possibilità concrete di utilizzo del Marebonus, al fine di attenuare l’impatto dei rincari sul costo del carburante a basse emissioni»

La riunione è stata infine aggiornata alla prossima settimana, quando il ministero dovrebbe portare provvedimenti operativi. Nella giornata di ieri gli autotrasportatori hanno inoltre incontrato i rappresentanti della Regione Sicilia.

Oltre al porto di Catania, dove gli autotrasportatori non hanno fatto entrare i veicoli pesanti, sono stati messi in atto presidi più morbidi nei porti di Palermo e Termini Imerese mentre in Sardegna sono stati effettuati sit-in nei porti di Cagliari, Olbia e Porto Torres.

Michelangelo Milazzo

Giornalista professionista

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