Porto di Palermo, digitalizzato il sistema idrico. Alt alle dispersioni

Palermo, digitalizzato il sistema idrico del porto. Controlli in tempo reale e stop alle dispersioni. Progetto pilota (tra i primi in Italia) realizzato da OSP srl e BlueGold, Monti: “Salto di qualità culturale verso la sostenibilità e l’innovazione”

Il sistema idrico del porto di Palermo diventa digitale. Con 210 punti di misurazione collegati in rete e con un’infrastruttura capace di controllare in tempo reale consumi, perdite, singole pressioni, migliorando anche le performance Esg poiché contribuirà ad azzerare dispersioni non solo d’acqua ma anche di energia.

Un progetto ambizioso, quello portato avanti in partnership da OSP (Operazioni e servizi portuali) e BlueGold, che dopo un percorso durato quasi due anni manda finalmente in soffitta un sistema in cui tutti i processi – dall’immissione di acqua in circuito alla lettura dei contatori e all’annotazione dei consumi – avveniva manualmente.

Quello di Palermo diventa così uno dei primi porti in Italia ad avere una rete wireless LoRaWAN* che garantisce 480 letture dei contatori idrici, e la loro relativa pressione in bar, ogni 24 ore. Inoltre, il nuovo sistema consentirà di monitorare la rete e tutte le componenti ogni tre minuti, in modo da avere sempre informazioni puntuali e la possibilità di intercettare in tempo reale eventuali perdite o dispersioni.

“Le tecnologie digitali, e il cambio di paradigma che è derivato dal loro utilizzo – commenta Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale – hanno trasformato la nostra quotidianità, il nostro modo di fare le cose. Nel porto di Palermo da anni ci muoviamo nel solco della digitalizzazione e, quindi, non possiamo che essere soddisfatti del risultato ottenuto dalla partnership tra OSP (Operazioni e servizi portuali) e BlueGold, protagonisti di un progetto che costituisce un salto di qualità culturale verso la sostenibilità e l’innovazione, capace di azzerare criticità e rischi nel settore idrico”.

Vantaggi non solo sotto il profilo gestionale. Ogni utente avrà infatti accesso a una piattaforma attraverso la quale potrà monitorare il proprio contatore e ricevere alert in caso di variazioni sulla media dei consumi, in modo da prevenire ogni eventuale perdita.

Sono previsti anche check ogni minuto con allarmi in caso di consumi anomali, un bilancio idrico ogni 24 ore e, infine, un sistema di reportistica per le utenze con cadenza giornaliero, settimanale e mensile.

“Quando abbiamo intrapreso questo percorso – spiega il presidente di Osp, Giuseppe Todaro – il sistema di approvvigionamento idrico presentava una serie di criticità legate all’obsolescenza del parco contatori, al rischio continuo di contenzioso con gli utenti, all’insorgere di errori derivanti dalla trascrizione manuale dei consumi e alla mancata individuazione delle utenze critiche. Per non parlare dei rischi di infortunio dovuti alla trascrizione manuale dei consumi in ambienti confinati, della dispersione e sprechi di acqua o del costo industriale dell’acqua fuori controllo. Grazie alla digitalizzazione saremo molto più sostenibili e garantiremo informazioni precise e accurate a tutti i nostri utenti”.

Tra i prossimi passi, l’automatizzazione dell’impianto di pompaggio idrico, che consentirà di abbattere i consumi energetici (e la relativa produzione di Co2) e l’ampliamento della rete LoRaWAN per sfruttare al meglio tutte le potenzialità: dalla lettura dei contatori elettrici alla gestione dei cassonetti della differenziata intelligenti, che attraverso un sistema di sensori segnalano quando sono pieni.

Cos’è la tecnologia LoRaWAN.

LoRaWAN sta per Long Range Wide Area Network. Si tratta di un protocollo WAN a basso consumo progettato per oggetti e risorse wireless alimentati a batteria. Le reti LoRaWAN utilizzano in genere uno spettro senza licenza come bande da 433 MHz o 900 MHz per connettere i dispositivi a Internet su lunghe distanze in modalità wireless.

Uno dei vantaggi di questa tecnologia è la durata delle batterie dei sensori. Rispetto alla durata media di 24 ore per tutti i dispositivi che usano tecnologie di trasmissione wireless come 4G, 5G, WiFi e Bluetooth, le batterie dei sensori LoRaWAN possono durare sino a 15 anni.

Michelangelo Milazzo

Giornalista professionista

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