Palermo: Acqua dei Corsari, Marevivo e Cedifop recuperano 116 pneumatici
In due distinte operazioni, gli studenti del corso di Operatore Tecnico Subacqueo del Centro Studi Cedifop di Palermo, utilizzando imbarcazioni d’appoggio dell’ALPe Sub (Azienda Lavori Portuali e Subacquei), hanno collaborato al recupero di pneumatici di grandi dimensioni, abbandonati illegalmente nelle acque antistanti la borgata marinara denominata “Acqua dei Corsari”.
L’operazione fa parte del progetto, “3 R per il mare: rigenerare, recuperare, rispettare” nato per proteggere e valorizzare la biodiversità marina, realizzato dalla Fondazione Marevivo e dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.
Il progetto, finanziato dal “Bando Ambiente 2023 – Spazi Blu”, ha lo scopo di coinvolgere i cittadini e intervenire su aree marine degradate con azioni di recupero e restauro naturalistico.
Le recenti operazioni si sono svolte nel Golfo di Palermo dove, a una profondità di circa 10 metri, una squadra di 26 sommozzatori supportata dai sub del Centro Studi Cedifop, ha recuperato 116 pneumatici che verranno avviati a un corretto riciclo con il coinvolgimento del Consorzio specializzato EcoTyre.
Per anni, l’area urbana di Acqua dei Corsari, è stata l’emblema del degrado di questo tratto di costa palermitana; una discarica a cielo aperto, in cui sono stati smaltiti materiali di risulta fino a creare un ammasso di venti metri, detto per la sua forma “il mammellone”, che sgretolandosi ha riversato in mare sostanze pericolose e inquinanti fra cui un enorme numero di pneumatici di grandi dimensioni.
“Rigenerare, Recuperare, Rispettare”, sono queste le azioni che il progetto intende mettere in campo per valorizzare e proteggere la biodiversità marina.
Queste tre parole rappresentano la sintesi di una visione che guarda al futuro e al prezioso contributo che ciascuno di noi può dare, oggi, per salvaguardare il pianeta» ha dichiarato Laura Gentile, coordinatrice del progetto per la Fondazione ambientalista.
Il progetto prevede, inoltre, un intervento di riforestazione di 100 mq con rizomi di Posidonia oceanica, affidato a Biosurvey srl.
Un tempo l’area di Acqua dei Corsari ospitava una rigogliosa prateria di Posidonia oceanica capace di svolgere una funzione fondamentale per l’ecosistema poiché, assieme alle altre piante marine, produce più del 50% dell’ossigeno che respiriamo, assorbe anidride carbonica e garantisce la vita sulla Terra. Si stima che, una volta a regime, i 100 mq di prateria di questa pianta acquatica, endemica del Mar
Mediterraneo, potranno assorbire circa 8 tonnellate di Co2.
Il sito verrà monitorato a cadenza regolare sino al termine dei 24 mesi previsti dal progetto, per valutare se le operazioni di trapianto hanno prodotto il processo di recupero desiderato.