La Eoliann di Torino vince la “Mediterranean Startup World Cup”
Lo scorso 11 ottobre Palermo ha ospitato la prima edizione della “Mediterranean Startup World Cup”, iniziativa che ha portato in Sicilia investitori e imprenditori provenienti da tutto il mondo.
Location dell’evento, il Palermo Cruise Terminal dove la Mediterranean Startup World Cup ha vissuto la sua prima edizione trampolino di lancio che potrebbe portare l’azienda vincitrice ad aggiudicarsi la finale in programma a San Francisco nel mese di ottobre del prossimo anno alla conquista di un premio da un milione di dollari.
Partecipanti provenienti da decine di Paesi hanno portato il loro sapere, le loro esperienze, i loro successi e la loro visione del futuro rendendo così l’evento ricco e intenso nel suo dipanarsi durante una giornata autunnale ma calda e soleggiata.
Le candidature alla conquista dell’ambito premio sono state oltre 400 provenienti da 50 Paesi, di cui il 34% fondate o co-fondate da imprenditrici. La vittoria della semifinale è andata alla torinese Eoliann, la startup italiana di climatetech fondata nel 2022 che si è aggiudicata il primo premio grazie alla sua innovativa piattaforma per la gestione dei rischi climatici, che utilizza l’intelligenza artificiale e i dati satellitari. Eoliann rappresenterà quindi la Mediterranean Startup World Cup alla Finale Globale della Startup World Cup 2025 in Silicon Valley con la possibilità di vincere un investimento di un milione di dollari. Roberto Carnicelli,co-fondatore e CEO di Eoliann, riferisce: «Siamo estremamente orgogliosi di rappresentare l’Italia e il Mediterraneo a San Francisco. Questo riconoscimento rafforza la nostra missione di affrontare i cambiamenti climatici con tecnologie avanzate. Il nostro obiettivo è fornire strumenti concreti a governi e aziende per prevedere e gestire eventi climatici estremi».
E poi Nano-Tech, startup italiana che sviluppa soluzioni nanotecnologiche per materiali compositi avanzati, ha impressionato per il suo impatto nei settori aerospaziale e automobilistico. Infine AILA, startup saudita che offre soluzioni di intelligenza artificiale e automazione per settori chiave come la sanità e la finanza, ha dimostrato il valore dell’innovazione tecnologica nel Medio Oriente il cui co-fondatore Abdulaziz Bin Mugayel dice come la sua azienda impegnata nell’edtech guarda già da tempo ai mercati internazionali e non nasconde l’interesse per una eventuale espansione in Europa, magari partendo proprio dall’Italia.
Le tre startup si sono contese la competition con le altre 24 finaliste e hanno avuto la possibilità di presentarsi a una platea arricchita dalla presenza di investitori internazionali che portano in dote un capitale complessivo gestito di circa 10 miliardi di dollari, numero significativo che ha spinto non pochi dei presenti ad affermare come per la prima volta in Italia si assiste a un evento dove ci sono più soldi che startup, un’equazione che dovrebbe essere la normalità ma che ancora appare come una rarità ma ciò che conta è che Nomadic Minds e Pegasus Tech Ventures, che sono gli organizzatori, hanno dimostrato che si può fare e soprattutto che si può fare anche in luoghi, come nel caso di Palermo, che, erroneamente, sono spesso considerati come marginali dall’ecosistema nostrano.
Alla Mediterranean Startup World Cup è stato anche presentato il team che ha realizzato l’iniziativa, gente con una fortissima capacità di attirare rappresentanti di altissimo valore da tutti gli ecosistemi del mondo intero. Sono Francesco Cracolici, Monica Guizzardi, Aurora Incardona, Federica Pasini e Danilo Mazzara.
Tra i fondi internazionali presenti, oltre a Pegasus Tech spiccano in nomi di Orbit, Coelius Capital, Telegraph Hill, Exceptional Capital, Middle Game.