Libeskind: «Il Ponte sullo Stretto, volano per una nuova qualità della vita»

Daniel Libeskind (nella foto), architetto di fama internazionale e figura simbolo dell’architettura contemporanea, è stato ospite, insieme alla moglie Nina, della Commissione Ponte presieduta da Pippo Trischitta.
Il sindaco Federico Basile ha accolto l’architetto con parole di grande stima: “Abbiamo avuto il piacere di incontrarci già l’anno scorso durante un evento estivo, discutendo della straordinaria professionalità con cui Libeskind ha contribuito al progetto del centro direzionale previsto a Villa San Giovanni e affrontando temi di rigenerazione urbana. È un onore ospitare una figura di tale prestigio. Dobbiamo riconoscere e valorizzare le immense potenzialità del nostro territorio”.
Ad accogliere l’archistar anche Nello Pergolizzi, presidente del Consiglio comunale, che ha evidenziato “l’orgoglio di ospitare un visionario dell’architettura mondiale”.
Il vicesindaco Salvatore Mondello ha sottolineato: “La presenza dell’architetto testimonia un’attenzione concreta al territorio, al cuore infrastrutturale del Ponte. In un contesto normativo nazionale, il dibattito deve concentrarsi su questioni territoriali strategiche: dalla rigenerazione urbana ai collegamenti viari essenziali come quello tra Faro e l’imbocco autostradale senza dimenticare l’impatto sull’asse ferroviario e sul waterfront come cruciali sono anche le nuove prospettive logistiche, quale il ruolo dello snodo di Gazzi che sostituirà la Stazione Centrale”.
Il presidente dell’Ordine degli Architetti, Pino Falzea, ha lodato l’intervento di Daniel Libeskind (foto nel tondino): “Questa Commissione ha compiuto un passo straordinario invitando un architetto capace di ridefinire e valorizzare i contesti in cui opera. Attraverso un dialogo culturale di alto livello, stiamo costruendo una rete per il progresso del territorio e della città. Continueremo a collaborare con chiunque condivida la nostra visione di sviluppo”.
Intervenendo con il suo carisma, Daniel Libeskind ha dichiarato: “Messina è una gemma preziosa, un luogo che continua a ispirarmi profondamente. Il progetto del Ponte sullo Stretto rappresenta non solo un’opera di eccellenza ingegneristica e architettonica, ma anche un’opportunità storica per promuovere uno sviluppo sostenibile, economico e culturale. È un’occasione per connettere le due sponde dello Stretto e, attraverso di esse, il Mediterraneo all’Europa, ricostruendo un’identità culturale condivisa”.
L’architetto ha poi tracciato un parallelismo con infrastrutture iconiche come il ponte che collega Danimarca e Svezia, enfatizzando l’importanza di un approccio integrato: “Questo non è solo un ponte, ma un simbolo che unisce memoria storica, patrimonio culturale, ambiente e vita quotidiana. Dobbiamo concepire il Ponte come un magnete per l’attrazione di persone e risorse, integrandolo armoniosamente nel territorio circostante”.
Il progetto illustrato da Libeskind prevede la creazione di un polo multifunzionale con centri commerciali, hotel, spazi congressuali, aree wellness, piscine, cinema multisala e ampie zone verdi. “La rigenerazione verde è un elemento chiave: il waterfront sarà trasformato, con terminal moderni per i traghetti, un porticciolo turistico a Cannitello e percorsi pedonali panoramici. Il centro direzionale, collocato strategicamente a pochi metri dall’ingresso del tunnel, sarà il cuore pulsante della nuova identità territoriale”.
Concludendo, Daniel Libeskind ha enfatizzato: “Il nostro obiettivo è costruire un’identità mediterranea che esprima la ricchezza culturale e paesaggistica del territorio. Questo progetto è un invito a vivere il territorio, a riunire le persone, e a celebrare la bellezza e la storia dello Stretto di Messina”.

Michelangelo Milazzo

Giornalista professionista

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