Sisma in Croazia (magnitudo 5.4): grave un 15enne
Una scossa di terremoto di magnitudo 5.4 è stata registrata alle 5:24 ora locale (le 6:24 in Italia) a Zagabria, capitale della Croazia. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e del servizio geologico statunitense Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a circa 10 km di profondità ed epicentro a Kasina, insediamento nel nordest della città di Zagabria.
La scossa è stata avvertita nettamente anche in alcune parti del Friuli Venezia Giulia e nelle Marche. Una seconda scossa di terremoto,questa volta di magnitudo 5 è stata avvertita poco dopo. L’epicentro localizzato 4 km a sudovest di Kasina, solo un km di distanza dall’epicentro del primo sisma. Il forte terremoto ha aumentato la paura e la tensione nella capitale croata, già in quarantena quasi totale per la pandemia del coronavirus.
Dopo le due forti scosse, di magnitudo alle 6.24 e alle 7.01, la popolazione è uscita in massa nelle strade e nei parchi della città. Da alcuni giorni è obbligatoria la distanza interpersonale di almeno due metri, ma oggi questa misura viene rispettata solo in parte. In molti si sono chiusi da ore nelle loro automobili per evitare di stare a casa e dalla notte scorsa è peggiorata anche la situazione meteorologica, con la colonnina di mercurio scesa di circa 10 gradi rispetto a ieri.
Alle 8.30 si sono riuniti i vertici istituzionali del Paese (presidente, premier, alcuni ministri, presidente del Parlamento e sindaco di Zagabria). Il primo ministro Andrej Plenkovic ha invitato la popolazione alla calma e a rispettare le istruzioni della protezione civile: sia sul rischio di ulteriori scosse di terremoto, sia sul fronte del virus. “Bisogna mantenere la calma e rispettare le regole – ha detto -. Ce la faremo”. Persone sotto le macerie I vigili del fuoco della capitale croata hanno confermato “che alcune persone si trovano sotto le macerie degli edifici crollati“, secondo quanto riportato dall’agenzia Hina. Un ragazzino di 15 anni, colpito dal crollo del tetto della sua casa a Zagabria è rimasto gravemente ferito ed è in condizioni critiche, secondo fonti sanitarie. Ci sarebbero diversi feriti. Danni agli edifici.
Il quotidiano Vecernji parla anche di danni all’ospedale di Rebro. Molti cittadini sono scesi in strada. Il sisma ha generato panico tra i residenti, in un momento in cui il governo ha vietato gli assembramenti di persone per combattere la diffusione del nuovo coronavirus. Crollata parte della guglia della Cattedrale Il terremoto ha provocato il crollo parziale di una delle due guglie della cattedrale di Zagabria,uno dei simboli più conosciuti della capitale del Paese. La guglia è caduta sul tetto della sede arcivescovile, che ha subito danni maggiori della stessa chiesa. All’interno della cattedrale è scoppiato anche un piccolo incendio, subito domato. “La sede arcivescovile è molto danneggiata, nella cattedrale non è permesso entrare, stiamo aspettando gli ingegneri per una loro prima verifica, siamo in stato di shock totale”, ha riferito il rettore della cattedrale di Zagabria, mons. Josip Kuhtic. La cattedrale di Zagabria, dedicata all’Assunzione di Maria ed ai due re santi Stefano I e Ladislao I, è il luogo di culto più alto del Paese: 108 metri incluse le guglie. Altri danni sono stati registrati in vari edifici antichi dove le facciate si sono sgretolate e molte parti della città sono rimaste senza elettricità. Il ministero dell’Interno ha invitato le persone a rimanere in strada ma mantenendo la distanza di sicurezza. “Stiamo affrontando due gravi crisi, il terremoto e l’epidemia”, ha dichiarato il ministro dell’Interno, Davor Bozinovic. Nessun problema a centrale nucleare di Krsko. La centrale nucleare di Krsko, in territorio sloveno e distante circa 60 km da Zagabria continua a operare in modo sicuro e affidabile, senza problemi. Lo segnala il management dell’impianto sul suo sito ufficiale. “Ispezione preventive dei sistemi e degli equipaggiamenti sono in corso. La centrale continua a operare a piena potenza”, si legge sul sito dell’impianto, condiviso al 50% da Slovenia e Croazia. “Esperti della centrale stanno conducendo analisi come previsto dai protocolli e al momento non c’è necessità di fermare” l’impianto, che non ha subito conseguenze dal sisma, ha specificato stamattina anche il ministero delle Infrastrutture sloveno in un tweet.
“La Croazia può contare su di noi” ha riferito il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga che ha espresso la sua vicinanza al popolo croato a seguito delle due scosse di terremoto verificatesi a Zagabria. “Il sisma che ha colpito la Croazia – sottolinea Fedriga in una nota – aggiunge una calamità alla già difficile situazione conseguente alla pandemia del coronavirus, segnando una nuova dura prova per la popolazione. Nella speranza che l’impatto del terremoto si riveli il più contenuto possibile, il governo di Zagabria sappia fin da subito di poter contare sulla nostra più profonda e sincera amicizia e sul supporto che potremo fornire con le specifiche competenze maturate nella gestione di eventi di tale portata”.