Cashback, il nuovo strumento di contrasto all’evasione fiscale
È dell’attuale governo in carica la misura pensata al fine di arginare una volta e per tutte l’evasione fiscale in Italia. Non si ha ancora chiarezza sulla forma che dovrà prendere il credito, ma la volontà è stata confermata direttamente dal presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, il 7 settembre durante un incontro con i principali prestatori di servizi di pagamento in Italia.
La misura, che l’esecutivo intende rendere effettiva dal 1 dicembre 2020, che dovrà spingere gli italiani ad abbandonare il contante, ed aumentare con maggior frequenza i metodi di pagamento tracciabili, dovrebbe portare alla restituzione del 10% delle somme pagate con carta o bancomat per un massimo di 300 euro l’anno. Naturalmente con il rispetto di alcune regole, come quella delle 50 transazioni nel semestre con moneta elettronica.
Sono soltanto delle ipotesi iniziali, sulle quali si sta ancora lavorando, infatti, numeri e condizioni sopracitati, sono ancora oggetto di dibattito e possibile variazione, ma lo schema dovrebbe restare quello tracciato. Il piano mira a rendere più attrattivi i pagamenti digitali, e il governo sta anche lavorando a ulteriori misure per eliminare le commissioni sulle spese inferiori a 5 euro, per incentivare i pagamenti elettronici anche su acquisti di bassa entità, come prendere un caffè al bar, in modo da ridurre l’evasione fiscale in Italia, grande cancro della nostra economia.
Federico Lo Presti