Continuità territoriale marittima, al via la gara per i contributi pubblici

Ha avuto inizio la partita per il rinnovo dei contributi pubblici relativi alla continuità territoriale marittima con la Sicilia e la Sardegna. La convenzione, in mano alla Tirrenia-Moby sin dall’estate del 2012, scadrà, infatti, a luglio del prossimo anno. Intanto il Governo ha già comunicato che verrà messa a gara e in corsa rientrano diversi pretendenti quali Grandi Navi Veloci, Grimaldi Group, Corsica Ferries, Caronte&Tourist, Gruppo Grandi Trasporti Marittimi e, ovviamente, Tirrenia-Moby. La nuova convenzione non dovrebbe avere ripercussioni sull’occupazione visto che Antitrust e Autorità dei Trasporti avevano già chiarito che nel nuovo bando dovrà essere inserita la clausola sociale anche se non è ancora chiaro se tutti i marittimi attualmente impiegati sulle rotte in convenzione potranno essere assorbiti dal momento che non è escluso che venga le linee in sovvenzione subiscano variazioni rispetto al passato.

Le rotte in sovvenzione oggi sono Genova-Porto Torres, Civitavecchia-Olbia, Genova-Olbia, Cagliari-Palermo, Civitavecchia-Cagliari-Arbatax, Napoli-Cagliari, Palermo-Napoli e Ravenna-Catania. C’è da precisare che su alcune di queste direttrici sono diverse le compagnie che operano in regime di libero mercato senza alcuna sovvenzione ministeriale tant’è che è orientamento del ministero dei Trasporti assegnare risorse solo alle linee che non sopravvivrebbero.

Dalla camera il Sottosegretario all’ambiente, Morassut, in risposta ad una interpellanza urgente sul tema, ha chiarito che «ai fini della pubblicazione del bando di gara deve essere effettuata una specifica attività istruttoria, in corso di svolgimento, che tenga conto sia del contenuto della delibera dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti numero 22/2019, sia della normativa europea (Disciplina 2012/C 8/03 – Decisione 2012/21 sui servizi di interesse economico generale)».

Morassut ha inoltre spiegato che «la Direzione generale del ministero dei Trasporti ha già concluso l’analisi dei dati dell’offerta, relativi al traffico delle merci e di persone nei porti di origine e destinazione delle linee attualmente esercite, sulla base delle informazioni acquisite tramite le Autorità di sistema portuale competenti, le direzioni marittime, le capitanerie di porti e le società operanti».

«Adesso – ha poi aggiunto – si procederà ad acquisire le manifestazioni di interesse da parte delle imprese che posseggono i requisiti per l’esercizio dei servizi previsti e che siano nelle condizioni di presentare un’offerta con riferimento, in particolare, alla proprietà e disponibilità dei mezzi navali richiesti».

«Dalla verifica scaturiscono tre possibili scenari, previsti dalla delibera dell’Autorità di regolazione del trasporto: 1) la piena disponibilità degli operatori ad assicurare il servizio in regime di libero mercato senza contributo; 2) la parziale disponibilità degli operatori ad assicurare il servizio in regime di libero mercato con necessità di sovvenzione per mantenere l’equilibrio economico-finanziario; 3) l’assenza di offerte a svolgere il servizio in mancanza di sovvenzione pubblica. Solo in caso di esito negativo della manifestazione di interesse, il ministero dei Trasporti  – ha concluso Marassut – dovrà procedere all’imposizione di obblighi di servizio o all’assegnazione con contratto di servizio pubblico attraverso l’espletamento di una gara pubblica».

Michelangelo Milazzo

Giornalista professionista

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