Enza Amato (Pd): «Il trasferimento della Tirrenia colpisce Napoli»

«Desta profondo rammarico la decisione della compagnia di navigazione Tirrenia, unica a godere di sovvenzioni statali per i collegamenti marittimi verso le grandi isole, di chiudere le sedi di Napoli e Cagliari. La decisione già annunciata, è stata ribadita alle rappresentanze sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. Per la sede di Napoli la chiusura rappresenta il trasferimento su Livorno, Portoferraio e Milano di tutto il personale della sede di Napoli, circa 60 unità». 

Così in una nota la consigliera regionale del Partito Democratico, Enza Amato, è intervenuta sulla problematica occupazionale dei lavoratori della Compagnia Marittima Tirrenia. 

«Si tratta di un ulteriore impoverimento del tessuto produttivo e lavorativo che colpisce la città di Napoli, in nome di una riorganizzazione aziendale che deriverebbe, per stessa ammissione dell’azienda, anche dall’imminente scadenza della convenzione per l’esercizio di servizi di collegamento marittimo in regime di pubblico servizio con le isole maggiori e minori. Beneficio esclusivo di Tirrenia nel mercato di riferimento» ha spiegato la consigliera.

«È una decisione  che costringe nel migliore dei casi alla migrazione di tante famiglie, nel peggiore in esubero e licenziamenti di chi non potrà accettare il trasferimento. Sono vicina ai lavoratori ed alle organizzazioni sindacali – denuncia Amato – che anche ieri, a seguito dell’incontro tenutosi, hanno chiuso negativamente la procedura di raffreddamento annunciata».

«Auspico che l’azienda, beneficiaria in questi anni di una condizione di sicuro vantaggio rispetto ad altre compagnie di navigazione, riveda le proprie decisioni. Mi farò promotrice di una mozione di indirizzo che impegni anche la regione Campania ad occuparsi della questione» ha concluso l’esponente del Partito Democratico.

Michelangelo Milazzo

Giornalista professionista

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