Petrolio, nuovo tonfo del prezzo: WTI e Brent in forte calo

Sia la quotazione del WTI che quella del Brent hanno cancellato tutti i guadagni messi a segno nella giornata di ieri, mercoledì 10 giugno, e hanno registrato rossi di oltre 2 e 3 punti percentuali.

I motivi che hanno imposto al prezzo del petrolio di frenare così bruscamente sono stati diversi. Ancora una volta a pesare sulla quotazione del WTI e su quella del Brent sono state le preoccupazioni riguardanti il rallentamento della domanda, determinato da un coronavirus ancora non del tutto debellato. Più nello specifico, il prezzo del petrolio ha guardato con timore agli ultimi dati dell’EIA sulle scorte di greggio negli USA, aumentate inaspettatamente di 5,72 milioni di barili. Il tutto, si noti, contro la precedente flessione di 2,077 milioni e contro le previsioni degli analisti a -1,738 milioni.

“Il recente rally del prezzo del petrolio si è arrestato nel momento in cui l’aumento delle scorte ha fatto capire che il cammino verso il recupero sarà roccioso”, hanno dichiarato gli analisti di ANZ in una nota. Sull’andamento delle quotazioni, comunque, non hanno certo giovato le ultime dichiarazioni di Jerome Powell, numero uno della Fed USA, secondo cui per poter parlare di effettiva e totale ripresa economica bisognerà aspettare anni.

E proprio negli Stati Uniti, il numero di contagi da coronavirus è tornato lievemente a salire dopo 5 settimane di declino, cosa che ha nuovamente pesato sul sentiment dei mercati.

Michelangelo Milazzo

Giornalista professionista

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