Porto Empedocle, c’è attesa per i 180 migranti sulla Ocean Viking

La Ocean Viking della Ong Sos Mediterranee è dalla notte in rada davanti al porto di Porto Empedocle, in attesa di poter sbarcare i 180 migranti che ha a bordo. La nave-quarantena Moby Zazà che dovrebbe accoglierli è invece attraccata a una banchina del porto perché, prima di nuovi ingressi, ha bisogno di far sbarcare chi ha a bordo da due settimane: 169 dei 211 migranti che hanno completato la quarantena senza sintomi di coronavirus; il loro sbarco avverrà nel corso della mattinata mentre a bordo restano, in una zona isolata della nave, i 30 migranti risultati positivi al Covid-19.

«Stamattina il comandante del porto ci ha chiesto di gettare l’ancora davanti a Porto Empedocle, in Sicilia – ha twittato la Ong -. La nave è ora in attesa di istruzioni, per il momento non abbiamo ricevuto informazioni su quando e come avverrà lo sbarco». I 180 della Ocean Viking saranno trasferiti sulla Moby Zazà nel pomeriggio, non è ancora chiaro se con un passaggio da nave a nave o se attraverso la banchina del porto.Ocean Viking, la gioia prima dello sbarco

Si conclude comunque in giornata la lunga attesa dei migranti recuperati nei giorni scorsi dalla Ong francese in quattro diverse operazioni di salvataggio avvenute tra le zone Sar (di ricerca e soccorso) di Libia e Malta anche se, almeno in un caso, in un tratto di mare molto prossimo alle acque territoriali italiane a sud di Lampedusa. I 180 migranti arrivano da 12 differenti Paesi: il gruppo più numeroso, 60 persone, dal Bangladesh, 46 dal Pakistan, 17 dall’Egitto, 16 dalla Tunisia, 11 dall’Eritrea e altrettanti dal Marocco, 7 dal Sudan, 6 dal Ghana, 3 dal Camerun, uno ciascuno da Costa d’Avorio, Mali e Nigeria. Per 47 di loro, tre giorni fa la Ong aveva chiesto l’evacuazione urgente per problemi sanitari legati a «enorme disagio psicologico»; la Ong parlava di tentativi di suicidio tra i migranti e aveva dichiarato lo stato di emergenza a bordo che, per le norme internazionali, significa sbarco immediato per tutti. Condizioni che il medico psicoterapeuta inviato dalla Asp di Ragusa e salito a bordo sabato non avrebbe però riscontrato, almeno con la gravità denunciata. Tuttavia, la lunga attesa di un «Pos», un porto di sbarco, per alcuni di loro è durata 12 lunghi giorni. Dopo che i 180 migranti saranno sbarcati, a tutti è stato fatto il tampone ma non è ancora noto l’esito, bisognerà capire cosa accadrà all’equipaggio e ai soccorritori della Ocean Viking che potrebbero dover restare in rada due settimane per trascorrere la quarantena, così come accaduto nei giorni scorsi per altre navi Ong

Michelangelo Milazzo

Giornalista professionista

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