Porto di Palermo, disinnescata bomba della seconda guerra mondiale
Ieri, gli artificieri del reggimento Genio Guastatori dell’esercito hanno disinnescato la bomba della seconda guerra mondiale di 600 libbre (272 chili, di cui 100 di esplosivo), trovata in un fortino nascosto dall’erba nella zona di fronte al molo Piave durante i lavori per la demolizione di alcune strutture fatiscenti. Successivamente gli artificieri del reggimento Genio guastatori dell’esercito hanno fatto brillare l’ordigno in un cava di Torretta.
“Il raggio d’azione della bomba è di circa 1850 metri ma – ha spiegato Francesco Diati, addetto stampa, IV Reggimento Genio Guastatori della Brigata Aosta – con la camera di espansione è stato ridotto a 400 metri”. L’ordigno è stato imbracato e spostato con una gru nella camera di espansione. “Qui attraverso un macchinario definito swordfish – ha aggiunto il luogotenente Giuseppe Carini – la bomba è stata sezionata attraverso una lancia che ‘spara’ acqua e sabbia ad alta pressione”.
Nell’area portuale in cui è stato rinvenuta la bomba hanno operato dodici tra ufficiali e sottufficiali del IV reggimento Genio guastatori. Al porto attività sospese dalle 9 alle 18 con lievi disagi e ritardi negli arrivi e nelle partenze di navi e aliscafi. In particolare, alle 12 e nel primo pomeriggio erano previsti gli arrivi delle navi provenienti da Tunisi (GNV e Grimaldi). Le stesse navi sono poi ripartite con destinazione Civitavecchia (GNV) e Salerno (Grimaldi) in ritardo. Alle 17 era atteso la nave da Genova (GNV), che comunque è potuta entrare in porto soltanto alla conclusione delle operazioni di disinnesco. Ritardata la partenza delle 20 anche per le navi dirette a Napoli (GNV e Tirrenia). Attività ferme fino alle 18 per la biglietteria e i servizi portuali. Puntuale invece l’aliscafo delle 20,30 per Ustica.
Oltre 7 mila i residenti che, a scopo precauzionale, hanno dovuto lasciare le rispettive abitazioni. Necessario l’intervento delle forze dell’ordine in cinque punti della zona off-limits per “convincere” altrettanti nuclei familiari ad allontanarsi. In totale sono state 63 le strade evacuate nel raggio di 400 metri dal punto in cui si trovava la bomba. Interdetta la zona rossa, ovvero l’area del porto; sgomberata anche quella gialla, a monte di via Crispi. In quest’area ricadono anche 4 case di cura e 120 portatori di handicap. Sono state invece 70 le persone che hanno chiesto l’assistenza dei mezzi comunali. Stop anche alle attività religiose, commerciali, artigianali, della distribuzione dei carburanti, delle strutture ricettive e assistenziali. In totale circa 500 persone hanno usufruito dei mezzi messi a disposizione dell’Amat e sono state accompagnate presso il punto di raccolta all’interno dello stadio “Barbera”, mentre una ventina di persone con disabilità sono state accompagnate presso il secondo punto di raccolta al Pala Uditore. Nessuna persona è stata accompagnata al Pala Oreto o in maniera autonoma e per questo la struttura è rimasta chiusa. All’interno della zona rossa sono rimasti 3 gruppi delle forze dell’ordine in funzione di servizio antisciacallaggio. Le sette persone in quarantena volontaria o in isolamento per Covid-19 sono state trasferite dal personale dell’Asp e del 118 in luoghi dedicati.