Domenica si cambia: in attesa di abolirla, torna l’ora solare

Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre, le lancette andranno spostate un’ora indietro, dalle 3 alle 2, e si passerà dall’ora legale all’ora solare, che ci farà dormire un’ora in più. L’ora solare ci terrà compagnia fino al 26 marzo 2022, quando tornerà l’ora legale. Ci sarà, come è tipico del periodo autunnale e invernale, un’ora di buio in più tutti i giorni anche se ci sarà più luce alla mattina. Tuttavia, ciò non avviene in tutto il mondo: non tutti i Paesi, infatti, adottano questa classificazione di tempo per motivi legati soprattutto al risparmio energetico ed anche in seno all’Unione europea è partito un dibattito circa l’abolizione del cambio d’ora a cui però, almeno al momento, l’Italia ha già detto di no.

È da tre anni che va avanti il dibattito sull’abolizione del cambio d’ora in Europa. La proposta era stata avanzata inizialmente tra luglio e agosto 2018, fortemente voluta dai paesi del Nord Europa, con il lancio di un sondaggio nel quale veniva chiesto ai cittadini dell’UE se volessero o meno tenersi l’ora legale. A tale quesito risposero più di 4,6 milioni di persone: l’84% chiedeva che il cambio dell’ora venisse abolito, mantenendo solo l’orario naturale e quindi l’ora solare. Il motivo della richiesta risiedeva nel fatto che mentre in Paesi come la Spagna o l’Italia l’ora legale allunga effettivamente le giornate, al Nord, dove le giornate sono già più estese, tale effetto non produce alcun beneficio. Tuttavia, nella discussione che è seguita alla Commissione Europea non si è raggiunta una decisione univoca che accontentasse tutti i Paesi membri, per cui si è pensato persino di andare nella direzione di una abolizione o meno a blocchi con i Paesi meridionali dell’Ue che avrebbero potuto tenere l’ora legale per tutto l’anno, quelli settentrionali che invece avrebbero potuto avere per 12 mesi l’ora solare. Ma una risposta definitiva non è più arrivata.

Michelangelo Milazzo

Giornalista professionista

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