Granchio blu: entro il 22 marzo le domande per le spese sostenute nel 2023

Le istruzioni per fruire degli aiuti alle imprese di pesca per il contrasto al Granchio blu da richiedere entro il 22 marzo 2024. Attesa invece per l’esonero contributivo. Dal 16 febbraio 2024 si è aperta la piattaforma per le domande di utilizzo, da parte di imprese di pesca e dell’acquacoltura e Consorzi, dei fondi resi disponibili dal MASAF per il  contrasto all’invasione del Granchio blu.   Si tratta di ben 10 milioni di euro individuati dal decreto n. 628456  del 13 novembre 2023  pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 284 del 5 dicembre 2023,   rivolti al rimborso di spese sostenute nel 2023 per la semina, il  ripopolamento e l’acquisto di strutture fisse e mobili istallate per la protezione degli allevamenti. Con circolare ur gente 33217 e relative istruzioni operative sono state fornite procedura e modello da utilizzare.

PROCEDURA PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Per l’inserimento delle domande di contributo le istruzioni prevedono i seguenti passaggi: – Compilazione del form in tutti i campi obbligatori; – Inserimento dei file di seguito indicati: – allegato 1 del decreto comprensivo del documento di identità; – copia delle fatture e quietanze di pagamento intestate al beneficiario; – Relazione del tecnico; – Invio della domanda L’invio delle domande avviene mediante l’accesso al link  https://www.sian.it/sipaPubbl/aiutiEGB_index.xhtml?prov_port=S 

Se si riscontrano problemi durante l’inserimento delle richieste si può inviare una mail a pemac4@masaf.gov.it indicando un recapito telefonico sul quale sarà possibile essere contattati.

ESONERO CONTRIBUTIVO PESCA CONTRO IL GRANCHIO BLU: ATTESA PER IL DECRETO

Il Decreto Asset 104 2023 convertito in legge a ottobre 20223 aveva stanziato anche finanziamenti 2,9 milioni di euro per contributi a fondo perduto per le imprese impegnate nella raccolta e smaltimento della specie   di crostaceo e 500 mila euro per l’esonero contributivo parziale, nel limite del 50 per cento, per    consorzi e   imprese di acquacoltura che svolgono come attività principale quella identificata dal codice ATECO 03.21, dal pagamento dei contributi previdenziali dovuti   relativamente alle    quote a carico del datore di lavoro e per le quote a carico del dipendente,  con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL,  relativamente al periodo di competenza dicembre 2023.  Come detto il decreto relativo all’esonero contributivo non è ancora stato emanato   La Direzione generale della pesca   marittima   e   dell’acquacoltura  predisporrà la graduatoria delle domande ammesse al beneficio, e notifica a ciascun beneficiario e all’Istituto nazionale della previdenza sociale,  l’ammontare dell’esonero riconosciuto.  Qualora la contribuzione   risultasse   già  versata alla data di accoglimento delle domande l’esonero riconosciuto sarà compensato dalle   imprese interessate tramite conguaglio in Uniemens secondo modalità che saranno indicate   dall’Inps. 

Michelangelo Milazzo

Giornalista professionista

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