Porto di Napoli, operaio muore durante l’imbarco su una nave della GNV
L’incidente nel porto di Napoli, la vittima è Gaspare Davì (nella foto), 46 anni di Trapani, sposato e padre di due figli, al suo ultimo viaggio prima di mettersi in aspettativa. La Procura indaga per omicidio colposo.
Ancora una morte sul lavoro, questa volta all’interno del porto di Napoli. La vittima è un operaio di 46 anni di Trapani, Gaspare Davì, sposato e padre di due figli. Il fatto risale alla serata di ieri: erano circa le 20. Davì stava lavorando a bordo della nave Antares della GNV (Grandi Navi Veloci) e stava ultimando le manovre di carico prima della partenza, quando è rimasto schiacciato da un tir appena entrato nella pancia della nave. Per Gaspare Davì quello di oggi era l’ultimo viaggio prima di mettersi in aspettativa.
La Fit Cisl Campania esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia del marinaio, in particolare ai familiari. “Siamo stanchi di leggere fiumi di parole e commenti inutili – dice il segretario generale Alfonso Langella – che ogni volta accompagnano una morte assurda come quella avvenuta ieri sera. Non spetta a noi individuare le responsabilità, ma come sindacato chiediamo alle istituzioni nazionali e locali di fermare questa ondata di tragiche morti e di intervenire sulle norme relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro, che evidentemente non sono sufficienti o adeguate. Non possiamo definirci un Paese civile se un lavoratore rischia ogni giorno di perdere la vita in questo modo”.
“Facciamo un appello accorato alle istituzioni – conclude Langella – oggi manca una formazione continua e strutturale, che dev’essere in capo a tutte le aziende. Accanto a questo, vanno intensificati i controlli ed emesse sanzioni più severe. Se non prendiamo la situazione di petto, continueremo solo a piangere i morti”.