Dal 1° gennaio nuovi divieti per il traffico pesante verso l’Austria

Sono entrati in vigore dal 1° gennaio i nuovi divieti imposti dall’Austria ai camion che attraversano il Brennero. Il Land Tirolo ha infatti esteso il giro di vite ad altre tipologie di merci. Le nuove categorie colpite sono: carta e cartone, prodotti a base d’oli minerali fluidi, cemento, calce e gesso, tubi e profilati cavie anche cereali.

Lungo il Brennero in precedenza era stato vietato al traffico pesante di trasportare: rifiuti, pietre, terre, materiali di risulta/detriti, legname in tronchi, sughero, minerali ferrosi e non ferrosi, marmo, piastrelle. Nessun divieto invece per i veicoli con propulsione elettrica o a idrogeno.

Il divieto vige sul tratto dell’autostrada Inntal Al2 compreso tra Langkampfen e Ampass, in entrambe le direzioni di marcia. Un danno pesantissimo per le nostre aziende: basti pensare che «con le limitazioni volute dall’Austria la nostra economia paga più di 370 milioni di euro all’anno per ogni ora di ritardo dei Tir nell’attraversamento del confine». I dati arrivano da Conftrasporto, che li ha presentati in un forum da cui emerge che l’interscambio commerciale del nostro Paese con l’Europa sfiora i 500 miliardi di euro all’anno. Più del 70% dei flussi import/export Italia ed Europa passa attraverso le Alpi e il Brennero che, da solo, assorbe un quarto dei transiti.

Il provvedimento del Land tirolese mette a rischio una quota importante dell’export: l’interscambio con i paesi del corridoio Scandinavo-Mediterraneo, di cui l’asse del Brennero è un segmento fondamentale che supera i 200 miliardi di euro l’anno. Anita, l’associazione di Confindustria presieduta da Thomas Baumgartner, chiede un intervento urgente per scongiurare lo sbarramento dell’export verso i mercati del Nord Europa di molti prodotti made in Italy. L’appello è stato accolto dalla ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli, che qualche settimana fa ha incontrato a Bruxelles la nuova commissaria Ue ai Trasporti, la rumena Adina Valean, cui ha chiesto di vigilare affinché l’Austria non infranga unilateralmente le regole sulla concorrenza e sulla libera circolazione delle merci.

Michelangelo Milazzo

Giornalista professionista

Pin It on Pinterest