Covid-19, le proposte di Mattioli (Confitarma) a Paola De Micheli

Alla Signora Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti
On.le Dott.ssa Paola DE MICHELI
Sua Sede

Oggi, insieme con tutto il tessuto produttivo nazionale, l’intero mondo dello shipping – dalla crocieristica, al trasporto di merci e passeggeri, coinvolgendo anche i servizi portuali – vive con estrema preoccupazione l’evolversi della grave emergenza Covid-19 anche per l’impatto che sta avendo e continuerà ad avere sul sistema socioeconomico italiano.

L’eccezionale situazione determinata dall’emergenza epidemiologica che sta costringendo le imprese armatoriali finanche al fermo, parziale o totale, delle navi delle proprie flotte richiede l’individuazione di prime e urgenti misure di sostegno straordinario al comparto.

Come noto, il trasporto in generale, e quello marittimo in particolare, riveste un’importanza vitale per il funzionamento dell’economia e per assicurare i rifornimenti indispensabili di cui il nostro Paese ha bisogno: dalle materie prime liquide e solide ai prodotti finiti che alimentano la nostra economia, assicurando la nostra sussistenza soprattutto in questo periodo di stringenti e necessarie restrizioni al nostro normale stile di vita. In particolare, per i traffici di cabotaggio e per i collegamenti con le isole maggiori e minori, le navi e i loro equipaggi sono il primo, indispensabile, anello della logistica dei beni di prima necessità, compresi prodotti alimentari, farmaci e dotazioni sanitarie. Logistica che, soprattutto oggi, non può permettersi assolutamente alcuna interruzione.

Per queste ragioni, nel confermare fin da ora la nostra completa disponibilità a proseguire nell’azione convinta di supporto all’Amministrazione, riteniamo opportuno sottoporre alla Sua attenzione l’esigenza di adottare da subito le seguenti misure:

1) Intervento eccezionale di sostegno al reddito a favore di tutti i marittimi italiani e comunitari coinvolti in situazioni di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa a causa del fermo delle navi. Tale misura dovrebbe integrare le risorse del Fondo di Solidarietà Bilaterale del Settore Marittimo (SOLIMARE), consentendo il superamento dei massimali aziendali di utilizzo di detto Fondo.

2) Al fine di sostenere i collegamenti marittimi che, nonostante il calo dei traffici e le restrizioni al trasporto passeggeri, continuano a garantire l’approvvigionamento di merci, alimenti e medicinali e prodotti strategici per il Paese, auspichiamo interventi volti alla riduzione dei costi di approdo delle navi, circostanza che si sta già verificando in altri Stati membri della UE. Tra questi, in primo luogo l’esonero temporaneo, a far data dall’adozione delle misure restrittive adottate dal Governo, dal pagamento dei diritti e altri oneri portuali e, in aggiunta, la compensazione totale, o quantomeno parziale, delle spese per i servizi portuali (servizi tecnico-nautici) e di stiva. Le predette misure si dovrebbero applicare alle navi in servizio di cabotaggio nazionale, ro-ro e ro-ro pax impiegate anche su linee di autostrade del mare internazionali che scalano porti italiani. Infine, si dovrebbe prevedere la temporanea esenzione, totale o parziale, dal pagamento dei canoni concessori dei terminal che operano i predetti traffici.

3) Estensione, per un periodo di dodici mesi, alle navi iscritte nelle matricole nazionali e che svolgono attività compatibili con gli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi, dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali di cui all’art.6 del decreto-legge n. 457/97 convertito in legge n.30/98.

4) Finanziamenti fino a tre anni a valere su Fondi Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e con garanzia Statale di ultima istanza erogati direttamente da CDP o dalle Banche Agenti in base ad una convenzione, per far fronte all’aumento dei costi operativi di gestione, generatisi sia a seguito di difficoltà operative poste dagli Stati EU o extra EU alle navi di bandiera italiana e con equipaggi italiani e/o comunitari, sia di navi in la-up (fuori servizio e/o “all’ancora”). Tale proposta prende spunto dal DL (cosiddetto Decreto “Cura Italia”, mentre si scrive in via di pubblicazione) che prevede il sostegno alla liquidità delle imprese colpite dall’emergenza epidemiologica “Covid-19” attraverso finanziamenti da parte di CDP, anche nella forma di garanzia c.d. “a prima perdita”.

5) Sospensione, al fine di adeguare i piani alle mutate contingenze, relativa a qualsiasi atto processuale, comunicazione, adempimento inerenti a procedure ex art. 161 e 182/bis Legge Fallimentare, giustificata con l’impossibilità di rispettare i termini previsti dalla legge stante il processo di revisione dei piani e la difficoltà di elaborazione degli stessi.

6) moratoria a standstill di 18 mesi su tutte le esposizioni finanziarie sterilizzando la possibilità di accelerazione e altri rimedi dei finanziatori. Si segnala altresì che Confitarma si è attivata con ABI (fornendo pronta informativa a Confindustria) al fine di adottare uno schema di accordo che preveda quanto segue: “cristallizzazione” (forbearance) degli attuali accordi in essere ai sensi dell’art. 67 della Legge Fallimentare (Accordi di Ristrutturazione del Debito) per la durata di 18 mesi. Ciò eviterebbe alle imprese che stanno rispettando i Piani originari di essere nuovamente classificate tra le posizioni NPLs/UTPs, oppure di dover affrontare, in un contesto di estrema incertezza, ulteriori e pesanti oneri connessi all’eventuale immediata nuova asseverazione dei Piani Economico-Finanziari; accordo che replichi nei principi di massima il vigente “Accordo per il Credito” stipulato e prorogato tra ABI e Confindustria e che consenta alle imprese del settore il diritto di “estensione” degli attuali finanziamenti ipotecari fino ad un massimo del 100% della durata residua degli stessi (compatibilmente con la validità delle garanzie sottostanti). Tale diritto matura per quelle imprese le cui posizioni non sono classificate tra gli NPLs/UTPs (ex Credito Deteriorato).

Sui suddetti ultimi due punti, che non comportano un diretto impegno normativo, si richiede il massimo supporto affinché si possa giungere quanto prima ad un accordo formale con ABI e/o con i principali Gruppi Bancari.

Infine, prima di ringraziarLa per l’attenzione che vorrà riservarci, ritengo opportuno condividere con Lei un’ultima riflessione legata alla necessità di traguardare la fine di questa grave emergenza. So bene che Lei e tutto il nostro Governo, in primis il Presidente Conte, state già lavorando per contenere il più possibile gli effetti della crisi, e al tal fine, mi permetto di formularLe l’auspicio che possa intervenire in tempi rapidi l’approvazione comunitaria al rinnovo del regime di aiuti ai trasporti marittimi SA 48260 (2017/NN). Le nostre imprese e tutto il sistema logistico trarrebbero un grande giovamento dalla definizione positiva ed in tempi brevi di tale percorso.

Con l’augurio che questo grave momento che il nostro Paese sta attraversando passi il più in fretta possibile, Le confermo nuovamente, Sig.ra Ministra, la piena disponibilità mia e dell’armamento italiano che rappresento a supportare tutto quanto Ella riterrà opportuno e necessario. Mario Mattioli

Michelangelo Milazzo

Giornalista professionista

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