Marina Militare, su nave Msc nuovo protocollo operativo anti-pirateria
Testato nelle acque del Golfo di Guinea su una nave Msc il nuovo protocollo anti-pirateria della Marina Militare Italiana. Si è svolta infatti con successo l’esercitazione antipirateria che ha coinvolto nelle acque del Golfo di Guinea la fregata missilistica della Marina Militare “Federico Martinengo” e la nave portacontainer Msc Augusta. L’operazione fa parte di una più generale intesa di cooperazione tra il Comando Generale della Flotta Navale Italiana, il Corpo delle Capitanerie di Porto e Assarmatori, l’associazione a cui aderisce anche Mediterranean Shipping Company, la società armatrice della Msc Augusta.
Un accordo che ha lo scopo di migliorare i collegamenti tra i vari centri operativi e testare l’efficienza operativa dell’organizzazione di sicurezza nazionale nelle operazioni di assistenza ed eventuale soccorso in mare con navi mercantili che navigano in acque internazionali. Tra gli obiettivi dell’esercitazione c’erano infatti: verificare lo scambio preventivo di informazioni tra compagnie navali private e controparti governative nell’ambito di una condivisione comune di informazioni per garantire la sicurezza in mare alle navi associate ad Assarmatori che intendono transitare nel Golfo di Guinea; testare le comunicazioni tra tutte le parti interessate (governative e private) prima/durante/dopo un possibile evento di pirateria in acque internazionali; verificare le azioni dell’equipaggio e la capacità dell’equipaggio di rispondere a un’emergenza che coinvolge la sicurezza in mare e, in particolare, le misure e le procedure operative standard antipirateria.
Nel sottolineare il successo dell’esercitazione e la grande professionalità dimostrata ancora una volta dall’equipaggio e dai militari delle forze d’intervento della Marina, il presidente di Assarmatori, Stefano Messina, ha ricordato che il Golfo di Guinea è in assoluto la regione a più alto rischio pirateria per il trasporto marittimo, nella quale nel corso del 2019 sono avvenuti il 90% dei sequestri di equipaggi di navi commerciali. “Nei mesi di attività in quell’area il lavoro della Martinengo è stato preziosissimo e ora che i suoi marinai ed ufficiali stanno tornando in Italia per fine missione dobbiamo rivolgere loro un grazie veramente sentito, confidando che, nel rispetto delle rotazioni fra le varie forze navali impegnate in quell’area, una unità italiana possa tornare presto a garantire la sicurezza degli equipaggi e la regolarità dei commerci”.