Palermo, l’ex istituto Roosevelt sarà centro di tutela ambiente e salute
L’ex istituto Roosevelt, situato nella zona dell’Addaura, frazione litoranea nella VII Circoscrizione della città di Palermo, si sviluppa sul Lungomare Cristoforo Colombo, che dal confine sud-est di Mondello raggiunge il capoluogo aggirando il Monte Pellegrino. L’immensa struttura a ridosso del mare dell’Addaura, oggi rientra nel quartiere Partanna-Mondello e nasce come uno spazio offerto dagli Stati Uniti ai figli dei soldati e dei lavoratori italiani scomparsi nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Il plesso composto da vari edifici, fu inaugurato da Giuseppe Saragat nel 1948, allora vice-presidente del Consiglio dei Ministri.
Dopo i primi anni, per molto tempo la sede è stata per un cantiere navale, poi è stata affidata ai preti vocazionisti. Successivamente gran parte del luogo è stato abbandonato, ad eccezione della chiesa.
Nel giugno 2021 è stato reso noto il progetto per la realizzazione del Centro internazionale di eccellenza per la Tutela dell’ambiente e la salute dell’uomo.
Il progetto è stato voluto fortemente dalla Regione Siciliana e dall’assessorato regionale dell’ambiente.
Il Centro dovrebbe far affidamento sul Cnr, Ismett e Istituto nazionale di fisica nucleare, oltre che su quello dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale.
La Regione ha affidato l’area ad Arpa Sicilia nel marzo del 2018 la quale nei primi mesi ha realizzato dei lavori di ristrutturazione e di riqualificazione. Nel primo dei quattro padiglioni del sito sono stati effettuati lavori riguardanti gli ambienti interni e le aree esterne, le opere di illuminazione e di ripristino della rete fognaria, l’attivazione di un servizio di sorveglianza h24.
Arpa vi ha anche trasferito momentaneamente la propria direzione generale con 150 unità lavorative. Gli uffici saranno trasferiti in futuro per lasciar spazio al Centro internazionale, i dipendenti si sposteranno in un altro padiglione che dovrà anch’esso essere riqualificato.
Per la realizzazione del Centro sono stati stanziati due finanziamenti per un totale di 45 milioni di euro, provenienti dalla rimodulazione dei fondi Poc (Programma operativo complementare). Di questi, 30 milioni saranno destinati alla riqualificazione dei padiglioni e dell’area esterna. Altri 15 milioni saranno destinati alla parte scientifica, per impianti e laboratori.
Un altro progetto in cantiere è quello dell’ “Healty Planet Center”, una collaborazione tra Arpa Sicilia e l’Università degli Studi di Palermo.
Arpa e UniPa collaboreranno per dei progetti di ricerca che riguarderanno biodiversità, salute, ambiente e clima. I fondi per il finanziamento del campo sono già stati stanziati e potrebbero persino aumentare anche in vista delle risorse del P.N.R.R.
Tutte le attività saranno ad alto contenuto tecnologico e si svolgeranno presso il Roosevelt.
Il progetto sicuramente lascia spazio ad altre collaborazioni nazionali o internazionali.
Secondo il prof. Midiri, Rettore dell’ateneo palermitano: “UniPa mette a frutto la propria esperienza e le strutture di trasferimento tecnologico per supportare la nascita di nuove imprese e spin-off in ambito di sostenibilità ambientale, mobilità sostenibile, economia circolare, indirizzati all’innovazione delle aziende del tessuto produttivo siciliano, nonché agli investimenti di PMI e grandi aziende del territorio”.
Le competenze di Arpa Sicilia e UniPa si fondono per la promozione di un ufficio dedicato al Trasferimento Tecnologico, in ambiti di rilievo come il monitoraggio dell’ambiente, ad esempio con la creazione di sensoristica e applicazioni per smartphone di nuova generazione dedicata all’osservazione e raccolta di dati sullo stato dell’ambiente e della salute dell’uomo.
Vincenzo Infantino, direttore di Arpa Sicilia ha dichiarato: “L’Healthy Planet Center rappresenterà un luogo nel quale implementare strumenti, tecnologie, competenze, infrastrutture e professionalità, che contribuiranno a rendere la nostra Agenzia, entro il 2026, una struttura regionale più forte, autorevole, credibile, rinnovata, digitalizzata e collegata in rete. In tal senso la Regione Siciliana ha assegnato alla nostra Agenzia il bene demaniale dell’ex complesso Roosevelt con l’intento di coniugare il recupero e la valorizzazione di un bene demaniale in stato di degrado e di abbandono con il germe di una progettualità complessa che rappresenti una opportunità per i giovani, per la società civile, per il mondo delle imprese. Un grande impegno che ci siamo assunti insieme ad un partner importante che è l’Università degli studi di Palermo con il coinvolgimento di docenti, ricercatori e tecnici”.
Concretizzandosi, il nuovo centro costituirebbe un importante volano di sviluppo economico oltre che un rilevante spazio per l’approfondimento scientifico.